Golfo-Libertas. I livornesi arrivano al derby in stato di emergenza.

Daniele Perini
11.11.2017

Piombino e Livorno si affrontano al Palatenda domenica 12 novembre alle ore 18. I padroni di casa arrivano al match da quinti in classifica, al pari con San Miniato e Montecatini, dietro ad Omegna, Fiorentina, Milano e Pavia. In due settimane e mezzo gli uomini di coach Andreazza hanno affrontato e troveranno, le ultime due della classe: Alba, battuta giovedì scorso in trasferta, e la Libertas Livorno, e le prime due in classifica: Fiorentina, contro cui hanno perso e domenica 5 novembre affronteranno Omegna in trasferta, il giorno 19 novembre. Quattro incontri che possono rappresentare molto in una fase di campionato delicata.

La Libertas arriva a Piombino in una situazione molto disastrata e con i tifosi in aperto conflitto con la società. Sette sconfitte e 0 punti in classifica pesano sulle spalle di coach Pardini che però, nella scorsa settimana, si è visto protagonista del rinnovo contrattuale fino al 2020.
Chi non rimane è Lasagni lasciato libero e tornato sul mercato. Lasagni era arrivato insieme a Bastoni, ora promosso capitano al posto di Giampaoli, anche lui in contrasto con l’ambiente, per sostituire i partenti Tempestini, Nesti, Bolletta, Salvatico,Martucci e Benini.
Con un’altra partenza si sgretola ancora di più lo spogliatoio dei neo promossi che, dalla festa dello scorso anno, passano in meno di sei mesi ad una situazione molto spiacevole.

Livorno può solo migliorare, i suoi singoli, alternandosi, hanno dato sfoggio di buone prestazioni in avvio di campionato e, se dovesse rimettere insieme i pezzi di questa squadra, con giocatori come Dell’Agnello-Giampaoli potrebbe tornare competitiva.
Gli “Sbandati 1987”, gli ultras della squadra labronica, intanto hanno dichiarato di essere contro ogni scelta della società e continua quindi la contestazione.

Piombino arriva, come già detto, nel pieno di un rush che la vedrà incontrarsi con quattro squadre completamente diverse. Dopo la partita con la Fiorentina c’è stata un po’ di delusione per essersi fatti battere dopo aver tenuto per tre quarti un equilibrio perfetto. Ad Alba invece andò tutto in maniera diversa con la squadra che vinse e trovò il modo di dare più respiro anche ai giocatori che, solitamente, sono i più utilizzati.

Piombino ha un’anima dura e questa partita rappresenta un’altra possibilità di far vedere quanto la squadra non abbia l’intenzione di regalare punti in classifica e voglia capitalizzare il più possibile le occasioni che si presentano. Nell’incertezza delle dinamiche livornesi non sarà stato sicuramente facile preparare il match di domenica per Marco Andreazza e il suo staff, ma il gruppo alla guida della compagine sa che potrà fare affidamento su tutti i membri della rosa. I sette giocatori più utilizzati segnano in media 8,8 punti a partita e questa dovrà essere la forza dei gialloblù. La difesa asfissiante e l’imprevedibilità delle soluzioni offensive.
Con qualche punto in più nelle mani Piombino potrebbe davvero iniziare ad impensierire ogni singola avversaria di questo girone ma il campionato è ancora all’inizio e nel lungo periodo potrebbero venire fuori molte altre dinamiche.

Come detto da Andreazza, dopo Omegna e dopo aver giocato nove partite, avremo più chiare molte cose su chi siamo e come continuare. Livorno sarà sicuramente un’incognita e ad Omegna ci dovremo imporre di giocare la migliore prestazione possibile per provare a scalfire la capolista.

Intervista a Riccardo Crespi
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