Cronache delle altre

Le altre: “Allunga il gruppo di testa”

24.12.2023

In tre al comando, stecca solo la GEMA, la Pielle vince il big match

Che partita fra Herons e Pielle, intensità e qualità altissime, per due squadre a cui ancora mancano Chiera e Loschi. La Pielle, con la sua quinta vittoria consecutiva, espugna l’ultimo campo imbattuto del girone, trascinata da un Rubbini stellare, 29 punti, con 8 su 9 da due,3 su 4 da tre, 4 su 4 ai liberi e 3 recuperate. Con Chiarini in giornata no al tiro, 2 su 11 dal campo, ma comunque con 11 punti e 6 assist, vanno in doppia anche Pagani e Lo Biondo con 13, con 6 su 7 e 5 su 7 da due e Laganà con 12 e 3 su 7 da tre. Percentuali altissime in attacco per entrambe, 62% da due contro 57% da due e 43% contro 41% da tre, tutto per la Pielle, che però spreca di più ai liberi 71% contro 89%. In sintesi primo quarto per gli Herons, che toccano il più 9 e chiudono sul 22 a 16. Nel secondo torna forte la Pielle che con 29 punti segnati sorpassa per il più 3 al riposo, 42 a 45. Nel terzo prove di fuga per i labronici, più 13, ma nel finale i termali riducono a meno 6 lo svantaggio. Nel quarto finale, la Herons impatta a 4’ dal termine, ma non riuscirà mai a passare avanti. La gara si decide negli ultimi secondi, Diouf conquista rimbalzo offensivo e libero per il più 4 a 4 secondi dalla fine, sembra finita, ma senza bruciare secondi Carpanzano prende fallo e fa 2 su 2 dalla lunetta. Alla Pielle basta tenere palla sulla rimessa, ma Lo Biondo commette fallo e consegna palla ai locali, che hanno il tiro della vittoria in mano, ma Arrigoni, non centra la retina e la Pielle porta a casa la vittoria e il primo posto in classifica. Per gli Herons, 22 di Carpanzano, con 4 su 6 da due, 3 su 5 da tre, 5 su 5 ai liberi e 6 rimbalzi, 16 di Benites, con 8 assist, 14 di Arrigoni e 11 di Dell’Uomo. 

Nell’altro big match di giornata, torna grande Avellino, che ferma la corsa della GEMA, grazie ad una grande prestazione difensiva,di quella che seconda miglior difesa del girone. Per tre quarti concede pochissimo al forte attacco rossoblu, con una sola flessione nel terzo quarto,che però rimette in partita i termali, che dopo il 40 a 22 dei primi due quarti sembravano oramai ko. Avellino che domina ai rimbalzi, 45 a 32 con 14 offensivi e che in attacco trova un protagonista a sorpresa, con i soli 12 punti di Bortolin e gli 11 di Chinellato, però con 10 rimbalzi del secondo, il protagonista è Verrazzo, con 19, 6 su 7 da due e 10 rimbalzi. La rimonta dei termali, si concretizza nei minuti finali del terzo quarto, con un parziale di 12 a 0 per il meno 2. Ma il loro massimo sforzo, viene subito frustrato dalla grande reazione degli irpini, che serrano di nuovo la difesa e piazzano un contro parziale di 12 a 1. In un alternarsi di emozioni, Montecatini, dal meno 13 rimonta fino a meno 2 a un munto e mezzo dal termine, ma la bomba di Verrazzo, stronca i loro sogni. Per la GEMA, Passoni top scorer, con 16, poi 11 per Mastrangelo e 10 per Savoldelli.

Altra partita ad alta intensità emotiva quella fra Libertas e una Legnano che continua a dare forti segnali di ripresa. Anche qui difese che hanno la meglio sugli attacchi, d'altronde erano di fronte la prima e la terza migliori del campionato. Libertas ancora senza Saccaggi, ma col recupero di Tozzi. Primo quarto equilibrato, con massimo vantaggio, un più 5 di Livorno. Nel secondo, con una buona prestazione offensiva, Legnano ribalta la gara e dal meno 5 piazza un break di 17 a 4, salendo fino a più 8. Tentativo di fuga però subito bloccato da Livorno, per il meno 3, sul 35 a 38 a metà gara. L’avvio di terzo dei labronici è veemente, con un parziale di 17 a 2 volano sul più 13, ma è una fiammata subito spenta dalla difesa ospite, che torna ermetica e non subisce più punti fino a fine quarto, chiudendo a meno 5. La Libertas prova ancora un mini allungo in avvio di quarto finale e va sul più 9, ma in un amen Legnano torna in parità a 4’ dalla sirena. La gara si decide così nei secondi finali, Raivio segna il sorpasso con un gran canestro a meno di un minuto dalla fine, seguono un errore per parte e a 4 secondi dalla fine, arriva una penetrazione, arresto e tiro, fuori equilibrio di Lucarelli, canestro che decide la partita. L’ala livornese sarà il miglior realizzatore dei suoi, con 13, insieme ad Allinei, 12 per Fantoni, con 6 su 8 da due e 6 rimbalzi e 10 per Fratto, con 4 su 5 e 8 rimbalzi. Per gli ospiti, 14 di Planezio, con 3 su 5 da tre e6 rimbalzi, 13 di Fragonara, con 5 rimbalzi e 12 di Scali, con 5 su 7 da due, 8 rimbalzi e 3 recuperate.

Cassino batte Salerno in rimonta ed incalza la zona playoff. Partenza pessima per i laziali e ottima per i campani, ancora senza il centro titolare Matrone. Infatti nel primo quarto gli ospiti con 30 punti segnati, mettono a 14 lunghezze Salerno. Locali che però si scateneranno in attacco nei restanti tre quarti, segnando 80 punti. Il momento positivo degli ospiti invece, scemerà dal minuto 15, dove toccano il massimo vantaggio sul più 17. A metà gara Cassino ha già ridotto a meno 7 lo svantaggio, sul 42 a 49. Nel terzo sembra tenere ancora Salerno che risale a più 10, ma a fine quarto Cassino concretizza la rimonta e sorpassa, per il più uno all’ultimo riposo. Salerno comunque orgogliosamente resta aggrappata al match, cedendo pesantemente solo negli ultimi 2 minuti. Senza Matrone Salerno soffre ai rimbalzi, 31 a 40 per i locali, anche se al suo posto, va sottolineata la buonissima prova del giovane Lang, autore di 17 punti, con 4 su 5 da due e 6 rimbalzi, 17 anche per Staselis, con 6 su 7 da due, 14 per Spizzichini, con 4 assist, 13 per Capocotta, con 6 rimbalzi e 4 assist e Arnaldo 11 punti. Per Cassino, 25 di Dincic, con 3 su 7 da tre, 9 rimbalzi e 4 assist, 18 di Gay, 16 di Moreaux con 7 rimbalzi e 11 per Candotto.

Sant’Antimo spenge le speranza di una Caserta, che a lungo accarezza la possibilità di vincere finalmente una partita. Alibegovic prova a caricarsi sulle spalle Caserta e segnerà 23 punti, ma con lui il solo Butorac va in doppia cifra con 13, però i padroni di casa fanno una buonissima prestazione offensiva, da 56% da due, 41% da tre e 78% ai liberi. La difesa però non fa altrettanto, mortificata da un Kamperidis devastante, 31 punti, con 7 su 10 da tre, lo assiste in tutti i sensi Gallo, con 8 assist, ma anche 15 punti, 6 rimbalzi e 3 recuperate, 12 punti per Colussa. Buona partenza per i locali, con il più 8 nel primo quarto, ma la partita torna subito in equilibrio, nel secondo Caserta conduce, ma senza mai andare oltre il più 9, per chiudere sul 49 a 45 al riposo. Nel terzo l’inerzia della gara passa agli ospiti, che rimontano e sorpassano, arrivando fino a più 7. Ne quarto finale allungano, toccando il più 11, ma Caserta riesce a risalire fino a meno due e nel finale spreca, con un passaggio lob sbagliato per Paci, l’occasione per il pareggio.

Nel derby della via emilia, prevale Fiorenzuola su Piacenza e la aggancia in classifica. Gara vinta sotto le plance dai padroni di casa, 47 a 29 i rimbalzi e 56% contro 38% da due, spara a salve stavolta Piacenza da tre, con 8 su 33. Fiorenzuola parte forte, col più 12 del primo quarto, rimonta però Piacenza, che pareggia al minuto 13, ma i locali ripartono subito e chiudono la prima metà gara sul più 11, 44 a 33. Nel terzo Fiorenzuola vola a più 17, arriva però ancora la reazione dei piacentini, che tornano a meno 4 al minuto 26. Fiorenzuola non molla però la presa sulla gara ed in breve allunga di nuovo e controlla agevolmente il finale. Per i padroni di casa, 16 punti per Sabic e Voltolini, con 6 assist per quest’ultimo, 14 per Preti, con 3 su 5 da tre e 4 assist e 13 per Seck, con 9 rimbalzi. Per Piacenza, 13 di Criconia, ma con 1 su 8 da tre, 11 di Mastroianni e 10 di Soviero, con 5 recuperate e 4 assist.

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