Tutti insieme per sognare

Stefano Stefanini
05.12.2017

 

Spesso mi ritrovo a parlare con un amico tifoso e ci  divertiamo ad immaginare quello che sarà il futuro del Basket Golfo nel suo cammino in campionato, facciamo tabelle di marcia, possibili scenari, insomma come ogni tifoso proviamo a sognare. In questo momento potete immaginare che voli pindarici ci facciamo dopo queste due vittorie, coi nostri ragazzi che sono quinti in classifica, con sette vittorie e sole quattro sconfitte, a due soli punti dal terzo posto, con una media inglese che ci pone al pari di Pavia, che pur ci precede di due punti e con un calendario che nelle prossime quattro ci riserva tre gare in casa, contro avversarie dirette per i playoff.

Ma se per noi tifosi è normale sognare e godiamo di questi momenti appieno, per qualcuno non è possibile, infatti per Iarde, Millo, Jimmy, Fish, Proca, Jack, Pedro,Ricky, Dorde e Yuri la gioia è finita pochi minuti dopo la fine della partita con San Miniato. Ci sono altre due partite nel breve volgere di sette giorni, partite da preparare bene, con l’obbligo di mantenere alta la concentrazione, non ci si può permettere di adagiarsi su questi due successi, perché in un campionato pazzo come questo, ogni domenica ci sono risultati a sorpresa, c’è grande equilibrio, ogni avversaria è da affrontare al massimo delle proprie capacità per evitare cadute impreviste.

Certo sarebbe bello anche per loro poter chiudere gli occhi e sognare, ma tutti i sogni per avverarsi hanno bisogno di due cose, crederci fortemente e avere delle solide basi su cui poterli coltivare. Questo Basket Golfo le basi le ha, prima di tutte il fatto di essere una squadra vera non a chiacchiere ma dimostrandolo coi  fatti. Questo essere squadra lo si vede negli allenamenti, quando i ragazzi incoraggiano un compagno che non  ne azzecca una e anche il coach sveste la maschera del cattivo per dargli una pacca sulla spalla e quel ragazzo poi la domenica li ripaga sfoderando una partita super. Si vede dalla volontà di esserci comunque anche quando una piccola frattura lo sconsiglierebbe, si va in campo magari non si segna come sempre, ma si lotta e si spende falli per la causa comune. Si vede quando quello che fino ad oggi è stato il migliore della squadra, trova una giornata no ed i compagni raddoppiano gli sforzi per toglierli dalla faccia quel broncio che ha quando si siede in panca e riescono così a donargli di nuovo il sorriso. Si vede dall’impegno che anche chi gioca meno mette sul terreno di gioco, quando viene chiamato, fosse anche solo per un minuto. Si vede dagli occhi dei più anziani (si fa per dire), che sono illuminati in campo da un sacro furore, come fossero ragazzini ad inizio carriera e questa loro luce negli occhi è un faro guida per gli altri.

Dal punto di vista tecnico abbiamo delle doti ben definite , doti che richiedono costanza e sacrificio, ma che insieme a quelle morali sono fondamentali in questo gruppo. I ragazzi lo sanno, se ne hanno piena coscienza e se riusciranno ha mantenerle vive ogni maledetta domenica, potranno coltivare quei sogni insieme ai loro tifosi.

Tifosi che dopo una settimana turbolenta, domenica sono tornati ad abbracciare la squadra e a spingerla con un tifo incessante in quel di San Miniato, in pochi hanno riempito di suoni il Palafontevivo, scandendo più volte il loro coro di vittoria sugli spalti, “in casa giochiamo noi”. Ora si torna nella tana del Palatenda e questo rinnovato entusiasmo, i risultati della squadra, riempiranno gli spalti piombinesi e come spesso dice il nostro bravo telecronista, Empoli e Oleggio sentiranno il ruggito del Palatenda.

Allora forza ragazzi state coi piedi ben piantati in terra, ci aspettano due battaglie da vincere per continuare a sognare, e ai tifosi dico sosteniamo questi splendidi ragazzi, andiamo tutti al Palatenda !!!

Perché … “Quando scendono in campo i ragazzi, il cuore mi batte perché, gialloblu è il nostro colore, il colore più bello che c’è !!! “

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