Presentazione avversari

I nostri prossimi avversari: "HERONS MONTECATINI"

Stefano Stefanini
09.03.2023

Squadra in grande forma quella di coach Federico Barsotti

La Herons Montecatini si presenta con 26 punti, 13 vittorie e 8 sconfitte, in casa ha perso 3 volte, contro Libertas e Pielle e nel deby contro la GEMA. Fra le migliori difese del torneo, con 67,7, non brilla in attacco con 71,3, ma in casa ne segna 75,4. In questo campionato, è stata un cantiere in corso, rispetto all’inizio del torneo, sono partiti in quattro, Laffitte, Casoni, Giannini e Adeola e sono subentrati, Nabbuife, Chiera e Arrigoni. Prima del primo innesto, quello di Chiera, i termali avevano ottenuto solo 3 vittorie su 8 partite, con l’arrivo dell’italo/argentino, arrivano tre vittorie di fila, nella terza di queste c’è anche il debutto di Arrigoni. Poi, come se l’arrivo di quest’ultimo avesse rotto gli equilibri trovati, giungono 3 sconfitte consecutive, nonostante ci sia anche l’importante recupero di Carpanzano e se quella con la Libertas, in casa, non fa scalpore, stupiscono quelle a Oleggio e Casale. Evidentemente, queste partite son servite al coach per far assorbire ai nuovi la mentalità che lui vuole e così , in seguito, arrivano 7 vittorie consecutive, con colpi importanti, come la vittoria su Legnano, la perla a Livorno, con la Pielle e quella dell’ultima disputata, contro Omegna in trasferta. La crescita maggiore, arriva sotto l’aspetto difensivo, con i termali che passano da 71 di media delle prime 14 partite, ai soli 61 del recente filotto di vittorie, con una sola squadra che riesce ad andare sopra i 70, ovvero la capolista Pielle. Squadra che, ora, è ciò che Barsotti voleva, dieci uomini a ruotare, cosa che gli permette di essere intensa e aggressiva, è infatti quella più fallosa del campionato, pur senza subire molti liberi, quella che recupera più palloni e che ne fa perdere più di ogni altra alle avversarie. Concede meno di ogni altra agli avversari in una delle chiavi principali del gioco offensivo moderno, il tiro da tre. Insomma, per chi ha buona memoria, le stesse caratteristiche di quel San Miniato che il coach pistoiese aveva fatto diventare grande.

Grande squadra, ma non manca il talento individuale. Su tutti spicca Adrian Chiera, coi suoi 14,5 punti di media in 29’, principale tiratore dalla distanza della squadra, col 37% e glaciale ai liberi col 91%. Gli fa ottima compagnia, nel reparto esterni, l’ex A2 Nicola Natali, con 11,4 punti in 26’, con un super 40% da tre e un buonissimo 79% ai liberi. Il navigatissimo Marco Arrigoni, oramai veterano della categoria, da un po’di sostanza sotto le plance, dove la Herons difetta un po’ in precisione, infatti è il giocatore che cerca di più le soluzioni da vicino, con un buon 50%, segnando 11,4 punti in 28’ e che prende più rimbalzi, con 6,8, tira poco, ma bene, anche da tre e se la cava con un discreto 73% ai liberi. Con lui nel pitturato, da sostanza Antonio Lorenzetti, fedelissimo di coach Barsotti, seppur con cifre non eccezionali, vedi 45% da due, con 10,7 punti, e 5,4 rimbalzi in 23’ di utilizzo. Unico elemento, in una squadra che li tira molto bene, che si può mandare ai liberi, con qualche speranza di errore, visto il suo 62%. Per il resto, da vedere ancora il miglior Gianluca Carpanzano, altro fedelissimo del coach e grande realizzatore a San Miniato, che sta giocando poco, solo 18’ di media e tira molto male dal campo, rispetto ai suoi precedenti. Per il resto, tanti buonissimi gregari, attenzione dalla distanza a Bechi, col suo 39% e Giancarli, col 37%, ma tirano poco, in una squadra che predilige le soluzioni dalla breve. Tanto lavoro oscuro per Daniele Dell’uomo, e unici con bassi minutaggi sono, Scott Nnabuife con 7’ e il lungo Lorenzo Torrigiani, con 5’.

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