Cronache delle altre

Volano in A2 Chiusi, Piacenza, Fabriano e Nardò

Stefano Stefanini
24.06.2021

Festa grande anche per i tre ex gialloblu Pedroni, Fontana e Fratto

Sarà la stanchezza sarà la tensione, per una partita in cui ogni giocata vale più di ogni altra volta, ma Chiusi e Agrigento partono a ritmi molto bassi e sbagliando tantissimo in attacco. Chiusi in 8 minuti e mezzo segna solo 3 punti, i siciliani marcano bene sul perimetro e non concedono il tiro dalla distanza, arma prediletta dei toscani e grazie anche a questo, per la prima volta, il team di Catalani parte in vantaggio, 9 a 3, ma negli ultimi 100’’ i senesi trovano la prima bomba, con Criconia ed il canestro allo scadere di Raffaelli in penetrazione, per il loro primo vantaggio, 10 a 9 al primo riposo. Secondo quarto leggermente meglio sotto l’aspetto realizzativo e si alzano anche i ritmi e l’intensità in campo, Veronesi con una bomba e un canestro da due riporta i suoi avanti sul più 5, ma una bomba di Pollone blocca subito la fuga e nel finale una di Minoli, tiene agganciati i padroni di casa agli isolani, 27 a 28 al riposo. Partenza di terzo shock per Chiusi, Agrigento con le bombe di Veronesi e Saccaggi e piazzato di Grande per il più 9 dei viaggianti, subito timeout Bassi. La partita cambia subito, con una bomba fortunata di Pollone, che apre e altre due dello stesso che chiudono, un parziale di 13 a 0 per i locali, sorpasso e in più Grande che in questo break commette il suo quarto fallo. Per Chiusi si stasano i cannoni dalla distanza, colpisce ancora Minoli e arriva la quarta bomba di Pollone, saranno 5 su 7 alla fine, per 18 punti e trovano un Raffaelli ispiratissimo, che chiuderà con 21 punti. In difesa Bassi fa  battezzare i giovani agrigentini e quasi li obbliga a tirare sempre loro, che non segnano e Agrigento, senza Grande, chiude sotto il quarto, 45 a 41. Agrigento, che però pur perdendo Veronesi per falli, resta aggrappata con le unghie al match, fino ad oltre metà quarto, ma dopo il quinto fallo di Grande, sul meno 4 a 2’15’’ dal termine si spengono le speranze dei siciliani, Chiusi controlla, vince 69 a 62 e vola in A2, non bastano agli agrigentini i 20 punti di Saccaggi.

Piacenza parte fortissimo, avvio con gioco a velocità supersonica e 14 a 0 in 3’40’’, aperto dalle bombe di Vico e Perin. Livorno pagherà cara questa falsa partenza, perchè per il resto della gara riesce a giocare quasi alla pari coi piacentini, infatti a fine primo quarto realizza un primo recupero, risalendo ameno 7, sul 21 a 14. Ma i labronici non danno continuità in questa prima parte e nel secondo affondano nuovamente chiudendo il quarto a meno 19, sul 48 a 29. La partita sembra finita, ma evidentemente coach Garelli nello spogliatoio tocca i tasti giusti, ed in campo torna un'altra Libertas, forissima difensivamente come in gara 4, non concede quasi mai il canestro dal campo agli emiliani e rosicchia il vantaggio dei locali, fino alla bomba allo scadere di Ammannato, per il meno 9, 54 a 45, partita riaperta. In apertura di quarto finale Casella, il migliore fra i labronici, chiuderà con 18 punti, porta a meno 7 lo svantaggio, ma è Perin a spengere le speranze, prima con un libero, per tecnico fischiato alla Libertas e poi con un gran canestro in pentrazione, arresto e tiro. Ricci, con due centri consecutivi, le,riaccende un ultima volta, meno 6 a 4’ dal termine, ma il pompiere è ancora Perin, top scorer dei suoi, con 21 punti, che da distanza siderale e con le mani in faccia, mette la bomba del più 9. Livorno non riuscirà più ad avvicinarsi e la partita si chiude sul 69 a 60 per i piacentini, che festeggiano così la promozione.

Nardò conquista la A2, contro la più quotata Roseto, dopo aver rincorso e sofferto per due quarti, un primo dove riesce a rimanere in scia, finendo sotto di un solo punto, sul 15 a 16, un secondo invece dove i rosetani riescono ad arrampicarsi fino al più 8 alla sirena, andando al riposo sul 27 a 35. Gli uomini di coach Trullo fanno meglio nel pitturato, 9 su 13 contro il 4 su 13 dei padroni di casa,  con Nikolic che segna 8 punti con 4 su 6 da due e da fuori ci pensa Amoroso, già a 13 nella prima metà gara, grazie ad un 3 su 4 da tre. Nella seconda parte di gara, dopo qualche preoccupazione per il più 12 degli ospiti, i neretani invertono il trend e con un parziale di 8 a 0, coi canestri di Burini, Coviello e Dip, si riportano a meno 4 e all’ultimo riposo a meno 3, 46 a 49. Decisivi per il primo sorpasso i canestri di Enihe, ad inizio parziale, poi Dip dalla lunetta e i canestri di Stella, ricacciano indietro ogni tentativo di rimonta e nel finale due bombe di Burini, la seconda anche di tabella, spediscono in A2 i pugliesi, che vincono per 72 a 60. Roseto, senza Serafini, trova canestri solo da Amoroso e Nikolic, che chiudono con 18 punti a testa e 7 e 10 rimbalzi. Per i locali mattatore Burini, con 20 punti, ma in doppia cifra anche Stella, Coviello  e Dip, con 13, 12 e 11.

La favoritissima Fabriano, dopo aver rischiato grosso in semifinale, in questa gara 5 contro Cividale, soffre solo per due quarti, Il primo, in cui gli ospiti riescono a tenere, chiudendo addirittura avanti, 16 a 17 ed il secondo, che dopo un illusorio più 6 in avvio per i marchigiani, vede ancora gli ospiti resistere e chiudere solo a meno 3, sul 36 a 33. Unico problema per i friulani è che a tenerli in corsa è il solo Chiera, con 13 punti già a segno, stavolta non assistito dal bomber Battistini, ben marcato dalla difesa avversaria. In avvio di terzo, una bomba di Marulli apre un mini break, di 8 a 0, per un più 11, che metterà quasi al sicuro i fabrianesi. Cividale ci prova, ma ha percentuali al tiro troppo basse, chiuderà col 41% da due ed il 21% da tre, a Chiera,  che chiuderà con 19 punti , dà una mano il solo Rota, con 10, Battisitini, che chiude con un misero 8, da una mano ai rimbalzi, dove ne prende 12, ma Fabriano vince anche li, con 44 contro 32. L’ultimo tentativo è proprio di Chiera, che con un and one, porta i suoi a meno 5 ad inzio quarto finale, ma sarà il canto del cigno, nel finale Fabriano dilaga vincendo di 16, 69 a 53, così la squadra di coach Pansa vola in A2. I migliori per i padroni di casa, Radonic, con 21 punti, 9 su 11 da due e 12 rimbalzi e Merletto, con 14 e 5 assist.

Un coach di prestigio per il Basket Golfo "Massimo Friso"
UN PIOMBINESE, EDOARDO PEDRONI, CONQUISTA LA A2