Il punto sul Basket Golfo

Stefano Stefanini
27.12.2019

Un occhiata al futuro prossimo di Iardella e compagni e alcune curiosità statistiche sui gialloblu

Dopo il periodo di crisi, fra la quinta e la nona giornata, che aveva visto il Basket Golfo perdere quattro partite su cinque ed uscire dalla zona playoff, il tabellino, che nessuno voleva dichiarare, per rientrare nei quartieri alti della classifica, prevedeva cinque vittorie nelle successive gare. Infatti prima di tornare a confrontarsi contro una delle primissime, Piombino aveva tre partite casalinghe e due trasferte, difficili, ma non certo impossibili. Missione fin qui compiuta, ma manca ancora la vittoria contro Alba. Altra partita importantissima, perché un eventuale sconfitta, in concomitanza di un calendario, che vede le avversarie dirette tutte impegnate in casa, con squadre di bassa classifica, eccetto San Miniato che va ad Omegna, vedrebbe nuovamente Piombino allontanarsi dalle prime quattro piazze e la domenica successiva arriva al Palatenda la temibilissima Omegna. Una vittoria invece manterrebbe Piombino a distanza aggancio quarto posto, a 4 punti dal terzo posto di Firenze e se San Miniato dovesse perdere ad Omegna, a quattro punti anche dal secondo posto. Quindi lotta apertissima per tutte le posizioni per i gialloblu e morale a mille nel super match contro Omegna.

Ma vediamo attraverso i numeri quanto fatto finora dal team piombinese: il primo dato che salta all’occhio dello statistico, sia a livello di confronto con le passate stagioni, che a livello di variazione in corso in quello attuale, è la crescita di rendimento dell’attacco gialloblu. Coi 75.8 punti segnati è il record da quando il Piombino è in B (74.5 il precedente migliore della squadra di Venucci) e ancora più risalta il dato, nelle ultime quattro gare vinte, dove Procacci e compagni, viaggiano ad altissima quota, 85.5 punti di media. Il dato medio colloca Piombino poco sotto il valore medio(77.6) delle migliori squadre degli ultimi anni in B. Sempre leggendo e provando ad interpretare i numeri, visto che, sull’altro piatto della bilancia si registra un notevole incremento del dato relativo a quelli subiti, che pur rimanendo complessivamente buonissimo (con 65.1 punti subiti rappresenta un altro record), nelle ultime quattro è schizzato da 61.7 a 76, si potrebbe azzardare a dire che Piombino abbia scelto una diversa strategia sul campo, ovvero difendere un po’ di meno, risparmiandosi per avere più lucidità in attacco e sfruttare armi finora non molto sfruttate dal punto di vista offensivo. Vedi, tanto per fare un esempio, la crescita in questa fase di gioco di un Eliantonio, che, nelle prime uscite in gialloblu aveva dato moltissimo in altre fasi del gioco e in queste ultime, è invece esploso a livello offensivo, mettendo in mostra le sue notevoli ed indubbie qualità di finalizzatore. Tra le altre curiosità, vorrei segnalare che questa squadra che molti, con la partenza di Fratto, vedevano perdere qualcosa in termini di rimbalzi e incisività sotto le plance in fase risolutiva, vede invece un altro record nella percentuale di rimbalzi presi, col 52.6% contro il 51.6% della passata stagione e altro record, in modo molto più netto rispetto al precedente, nelle percentuali da due, con il 51.2% contro il 47%. Anche per quest’ultimo dato Piombino si avvicina alla media delle migliori (52.1%). Altri dati record sono anche quello relativo ai falli subiti, 22.7, che conferma le difficoltà delle difese avversarie a fermare l’attacco piombinese, quello degli assist, con 14.4, quello dell’efficienza offensiva (OER), con 0.91 e di conseguenza ai molti citati, quello della valutazione con 84.5, contro il miglior precedente di 81.5, anche qui dato in assoluto molto alto (la media delle migliori squadre della B nella passata stagione è stata di 85.2). Unico dato negativo, che conferma un’incidenza minore dal punto di vista difensivo, è quello delle recuperate, che con sole 6.6, è il secondo più basso da quando siamo in B, ma va detto che è comunque un dato alto se parametrato a quelli della categoria. A chiusura, va ricordato che parliamo però di dati relativi a un campionato in corso, confrontati con quelli invece rilevati su stagioni complete.

Insomma l’andamento della squadra e la lettura dei dati inducono a pensare positivamente, ma la strada è ancora lunghissima. Dando un’occhiata al calendario di inizio anno, il Golfo è atteso da quattro partite casalinghe, fra le quali Omegna il 12 e San Miniato il 2 febbraio e due trasferte non difficilissime, c’è il terreno per continuare a correre. Ma come dice sempre coach Andreazza una partita alla volta, quattro vittorie sono un buon viatico, ma la notte non è ancora finita e l’Alba deve ancora arrivare, per iniziare un nuovo giorno.

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