L'angolo della Psicologa - Sport e scuola

La Pallacanestro Piombino presenta questa rubrica di psicologia legata allo sport - a cura della dottoressa Serena Franci.

Daniele Perini
23.11.2017

 

La Pallacanestro Piombino presenta la rubrica "L'angolo della psicologa" che potete trovare in ogni edizione di 3 secondi, il giornalino del Palatenda, e sul nostro sito basketgolfopiombino.com.

In ogni articolo la dottoressa Serena Franci affronterà un argomento della psicologia legato allo sport ed i bambini. 


Sport e impegni scolastici, ahi ahi!

I bambini e gli adolescenti di oggi fanno molte attività e a volte la loro agenda ha più impegni di quella dei genitori: tempo lungo a scuola, sport, ballo, musica, pittura, gli amici e chissà quanto altro.

Per i genitori decidere cosa permettere di lasciar fare ai figli è una scelta che diventa un equilibrismo tra la necessità di mantenere un serio impegno a scuola come primo obiettivo e, se si può, quella di integrarlo con le attività che non ne scalfiscano il rendimento.

Spesso si pensa che i bambini siano “troppo stanchi” per studiare o per concentrarsi sui compiti se fanno una frequente attività sportiva. Ma siamo sicuri che le cose stiano realmente così?

Il corpo e la mente sono espressioni diverse della stessa, unica persona. Ciò che avviene nel corpo ha effetti nella mente, tanto quanto l'attività mentale ne ha nel corpo: “sono così arrabbiato che ho tutti i muscoli tesi e doloranti!”, “dopo la palestra mi sento calma e rilassata!” sono esempi quotidiani  dell'interconnessione mente-corpo.

Nei bambini la corporeità predomina sulla cognizione come canale di relazione e comunicazione con se stessi e con il mondo, quindi a maggior ragione il corpo assume una posizione centrale nella loro vita e diviene lo strumento elettivo attraverso cui apprendere e crescere.

Ma le abilità coinvolte nella prestazione sportiva come influenzano le abilità cognitive interessate nelle prestazioni scolastiche?

Molti studi a partire dagli anni '90 hanno indagato l'effetto che l'attività sportiva ha sulle capacità cognitive nei bambini e negli adolescenti. Riassumendone grossolanamente i risultati si può affermare che l'attività sportiva quotidiana aumenta le capacità di attenzione, funzioni esecutive (collegate alla capacità di adattamento), controllo inibitorio, memoria di lavoro, flessibilità cognitiva, capacità di pianificazione, sviluppo psicomotorio.

Dunque la ricerca scientifica ci conferma che una misurata ma regolare attività sportiva aumenta le prestazioni cognitive e il conseguente rendimento scolastico.

Se come genitori avevamo dei dubbi che i bambini riuscissero a conciliare gli impegni della scuola con quelli dello sport allora, liberiamoci da questa falsa credenza e aiutiamo i nostri bambini ad usare il corpo... per migliorare i loro voti a scuola!

Presidente - Il Labirinto
Psicologa-Psicoterapeuta
dott.ssa Serena Franci
349 8797230
www.illabirinto.org

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