Cronache delle altre

Playoff e playout: "Chiusi è in finale"

Stefano Stefanini
05.06.2021

Livorno perde e rischia l'eliminazione, Omegna recupera, Cecina è sull'orlo della C

Chiusi conquista la finale, ma gli applausi vanno tutti a San Miniato, che, con l’organico decimato, senza Caversazio, Quartuccio e Santini, tiene testa ad una super squadra come quella di coach Bassi, rischiando anche di vincere. Locali che partono confermando le grandi difficoltà a superare una difesa molto fisica come quella dei senesi, ma in compenso difendono fortissimo e anche per gli ospiti far canestro è un impresa. Partita infatti a punteggio basso, con Chiusi che comunque, nei primi due quarti, conduce quasi sempre e a metà del secondo sembra poter spaccare la partita, quando con la bomba di Mei e due punti di Carenza, sale sul più 10. San Miniato però reagisce e con Bellachioma, Benites e Tozzi, impedisce la fuga e chiude al riposo a meno 5, 27 a 32. Poi nel terzo quarto succede quello che non ti aspetti, dal meno 6 al minuto 23, con un parziale di 18 a 0, i padroni di casa volano a più 12, Chiusi va in confusione, affretta i tiri e tira quasi esclusivamente da tre, sbagliando moltissimo e all’ultimo riposo si va sul 51 a 38, con un parziale di 27 a 6 nel quarto. Nel quarto finale i locali toccano anche il più 15 e a meno di 5’ dal termine sono avanti ancora di 10, ma dall’altra parte prende la partita in mano un super Raffaelli, che guida i suoi alla rimonta e al sorpasso, con 14 dei suoi 18 punti, segnati negli ultimi 5’ di gioco. San Miniato, sul 64 pari, perde per infortunio anche Carapanzano e nei secondi finali vede la bomba di Lorenzetti sputata beffardamente dal ferro, per il 64 a 66 finale. Migliori in campo per Empoli Raffaelli, per San Miniato Neri, con 16 punti.

Omegna allunga la serie, battendo Agrigento, al termine di una bellissima partita. Decisivo nel finale capitan Prandin, che sarà anche il migliore dei suoi, con 21 punti segnati, ma brillano anche Del Testa, con 17 e 3 su 4 da tre, così come Artioli, che ne segna però 13, per Balanzoni 10 punti e altrettanti rimbalzi. Agrigento si affida come sempre al suo quintetto, infatti dalla panchina arriveranno solo 2 punti, fra i titolari spiccano l’ex  Grande, con 24 punti e 4 su 7 da tre, Il solito Saccaggi, “sottotono” con soli 18 punti ed il centro Rotondo, con 19. Siciliani che, dopo il più 7 in avvio per Omegna, si rimettono subito in corsa con Saccaggi e nel finale di primo quarto sorpassano, chiudendo sul più 3, 20 a 23. Nel secondo la squadra di coach Catalani comanda, salendo fino a più 7, Omegna però recupera rapidamente e con una bomba di Del Testa, sorpassa a metà quarto, ma non cambia l’inerzia e i viaggianti tornano avanti, con i canestri di Rotondo e Veronesi, più 4 al riposo lungo, 40 a 44. Negli spogliatoi, coach Andreazza sprona i suoi e nel terzo quarto Omegna sembra far sua la gara, con un parziale di 25 a 12, chiude sul più 9, sul 65 a 56. In avvio di quarto finale Battaglia segna anche il più 11, ma arriva la reazione di Agrigento, che, piano piano, risale fino al 73 pari a 1’40’’ dalla sirena. È qui che arrivano due centri importantissimi e difficili di Prandin, che, con la bomba del più 3 a 30’’ dalla fine, mette un ipoteca sulla vittoria, che arriverà per 86 a 82.

Livorno perde in volata, sfiorando la rimonta nel finale, ma Bernareggio merita la vittoria, per aver condotto per tutta la partita, anche con vantaggi importanti. Primo quarto in cui i labronici riescono a non far scappare i locali, chiudendo solo a meno 5, ma se sono buoni i 23 punti segnati,  allarmano i 28 punti subiti. Nel secondo i lombardi allungano decisamente, toccando il massimo vantaggio, sul più 16 al minuto 16, nel finale la Libertas accorcia fino a meno 9, ma chiude sul meno 11, 49 a 38. Bernareggio domina nel pitturato, vincerà infatti ai rimbalzi (43 a 36) e nel tiro dalal breve (55% contro 41%), con Livorno che evita di tracollare solo grazie al tiro da tre (11 su 27, 41%). Nel terzo, ancora un avvio pessimo di Livorno, che dopo aver accorciato sul meno 8, torna a subire pesantemente, scendendo fino a meno 19 al minuto 25. Però ancora un avolta nel finale, grazie ai canestri di Ricci, riesce a rimanere a galla, meno 10, 70 a 60. Si arriva agli ultimi 5’ con Bernareggio avanti di 11, ma i canestri di Casella dalla distanza e Marchini, riavvicinano i labronici, che con Ricci, a un minuto dal termine, segnano il canestro del meno 3. Il team di coach Cardani, allora si affida alle mani esperte di Quartieri, che segna il canestro decisivo, finisce 91 a 87. MVP Aromando, che segna 22 punti , ma gran partita di Baldini(18), Quartieri e Tsetserukou (15). Per Livorno, Toniato con 18 e Ricci, con 16. Livorno ora è ad un passo dall’eliminazione.

Cecina sempre sotto contro Ozzano, resiste in scia solo fino al meno 5 del minuto 18, poi viene travolta da un Ozzano sicuramente più in forma dal punto di vista fisico. Una Cecina che ora rischia fortemente la retrocessione, con un attacco che, in queste partite di playout, ha segnato solo 55 punti di media, è difficile, senza un inversione di tendenza, sperare di salvarsi, ma comunque dovrà giocarsi le ultime chances domenica, per provare a riportare il match a gara 5 a Cecina.  Il breve riassunto di un match senza storia dice, primo quarto che si chiude sul 16 a 10, il secondo sul 37 a 25, il terzo mette la parola fine al match, col 63 a 40. Il quarto servirà solo per le statistiche, con Ozzano che tocca il massimo vantaggio sul più 30 e chiude vittoriosa per 82 a 54.

 

Semi playoff e finale playout: "Bissano il successo di gara uno Agrigento e Chiusi"
Playoff e playout; "Tutte a gara 5"