Cronache delle altre

Le altre: "Volano in tre, dietro grande bagarre"

Stefano Stefanini
11.03.2024

Pielle, Libertas e Herons, già matematicamente ai playoff, con 6 giornate alla fine

In giallo i migliori attacchi e difese, in arancio i peggiori

Nulla ferma la Pielle, dominata anche la GEMA Montecatini, undicesima vittoria consecutiva per i labronici. Stavolta non c’è bisogno di rimonte per la capolista, che spezza subito la resistenza dei termali. Partenza sprint da 29 a 14 nel primo quarto e controllo senza patemi per il resto della gara. Netto dominio ai rimbalzi della Pielle, 45 contro 32, che si può permettere anche 24 palle perse e 9 errori dalla lunetta. Penalizza Montecatini il 3 su 20 da tre, tiro dalla distanza che invece sfruttano molto i padroni di casa, con 12 bombe a segno su 30 tentativi. Il solo Passoni si salva nel naufragio dei termali, con 19 punti, 2 recuperate e 3 assist. Per i padroni di casa, 13 di Loschi e di Rubbini, quest’ultimo con 7 rimbalzi e 5 assist, 12 per Pagani, con 5 su 7 da due e per Lo Biondo,con 4 su 4 dal campo e 9 rimbalzi e 10 per Campori, con 3 su 3 dal campo e 3 assist.
La Libertas insegue per quasi tutto il match, ma grazie alla sua difesa rimonta e vince a Fiorenzuola. Gli emiliani pagano le 20 perse e l’assenza del tiro da tre, solo 15 tiri presi con 4 bombe a segno.Primo quarto equilibrato, con massimo vantaggio, quello della Libertas di più 4, quarto che termina sul 16 a 14. Nel secondo sono gli emiliani a comandare, ma non vanno oltre il più 6 e nel finale vengono raggiunti per il 36 pari. Alla ripresa del gioco, sono i labronici a salire sul più 4,  ma arriva un parziale di 18 a 4 per Fiorenzuola, che tocca così  il più 10, m nei 3’ finali del parziale, gli ospiti ricuciono lo strappo e vanno all’ultimo riposo sul meno 2. Il quarto finale è il capolavoro della Libertas, che con soli 8 punti concessi supera e va a vincere nettamente. Quarto successo consecutivo, per i labronici, che portano in doppia cifra, Bargnesi con 13, con 2 su 3 da tre, Allinei, con 12 e 2 su 4, con 11 Lucarelli e con 10, 3 su 4 dal campo e 3 assist Terenzi. Per i locali non basta un super Preti, 23 punti, con 4 su 6 da due, 3 su 6 da tre e 6 su 7 ai lberi, con lui solo Bottioni in doppia cifra, con 10.

Brianza resiste solo un quarto alla furia di una Herons che vuole ritrovare la vittoria la Palaterme. A scuotere dal torpore i termali, è una prima metà quarto in cui Brianza segna 15 punti, staccandoli di 7. Reazione immediata e ribaltamento, per il più uno a fine parziale. Nel secondo locali che allungano e stroncano nel finale di parziale la resistenza dei brianzoli, con un parziale di 29 a 16, chiudono la prima metà gara a più 14, sul 46 a 32. Negli altri due quarti, i toscani controllano la gara senza particolari sofferenze, con Brianza che non va oltre il meno 8 di inizio quarto finale. Schiacciante il dominio dei padroni di casa ai rimbalzi, 42 a 23 e nettala differente efficienza offensiva, principalmente nel pitturato, con 56% da due contro il 36% degli ospiti, ai quali non basta un eccellente 48% da tre, peraltro superato dal 52% dei termali. Top scorer del match, Arrigoni, con 21 punti, 9 su 12 da due e 12 rimbalzi, lo seguono per Montecatini, Sgobba con 16 e 4 su 6 da tre, Radunic anche lui con 16, 3 su 4 da tre e 6 rimbalzi, con 15 Chiera, con 2 su 2 da tre, 7 su 7 ai liberi e 4 assist e con 10 Dell’Uomo, con 2 su 3 da tre. Per Brianza, 17 di Caffaro, 16 di Galassi, con 4 su 6 da tre e 4 assist e 10 di Loro, con 3 su 4 da tre e 4 recuperate.

Avellino torna in alta quota,espugnando Legnano e guadagnando anche il vantaggio negli scontri diretti, in virtù del più 2, contro il meno 1 dell’andata. I campani, in una partita comunque molto equilibrata, devono il loro successo a un predomino ai rimbalzi, prevalentemente negli offensivi, con 16 contro i 10 dei locali. Ben 8 sono dello specialista Bortolin, che ne prende in totale 17 segnando anche 13 punti. Primo quarto con buona partenza di Legnano, che però dopo il più 5 vede Avellino rimontare e ribaltare con il suo più 5 al primo riposo. Nel secondo gli ospiti toccano più volte il più 8, ma i lombardi tornano sempre sotto, chiudendo a meno 3, sul 35 a 38. In un continuo cambiamento al comando, è Legnano in avvio di terzo a salire fino a più 7, con un parziale di 14 a 4 e poi ancora un ritorno degli irpini, per il più 3 all’ultimo riposo. Nel quarto finale Marino e compagni, riescono a rimettere la testa avanti a 4’ dalla fine, toccando il più 3 poco dopo. Il finale è emozionante, Avellino sale sul più 4, Raivio mette la bomba del meno uno, Vasl i liberi del più 3  e Raivio con 1 su 2 dalla lunetta il meno 2. Ma a 24’’ dalla fine i locali hanno due occasioni per far sua la partita, prima pressano e recuperano palla sulla rimessa di Avellino, ma Marino sbaglia da tre, poi dopolo  0 su 2 dalla lunetta di Bortolin, è Scali a sbagliare la tripla della vittoria. Per i vincitori, oltre Bortolin, Nikolic segna 15 punti, con 6 su 9 da due, 12 di Vasl, con 2 su 3 da tre e 3 assist, e 10 di Verazzo, con 4 assist. Per Legnano, 15 di Marino, con 3 su 8 da tre e 8 assist, 15 anche di Raivio, con 8 rimbalzi e 4 assist, 14 di Sacchettini, con 6 rimbalzi e 12 di Planezio, con 3 su 4 da tre.

Piacenza, con la terza vittoria consecutiva, torna a sognare i playoff. Battuta una Sant’Antimo, che continua a soffrire il mal di trasferta, solo 4 le vittorie su 14 viaggi. Insolita arma vincente per gli emiliani, che stavolta vincono non con il tiro da tre, con un misero 21%, ma con un 65% da due. Grande protagonista un Bertocco che ritrova la vena da realizzatore, 20 punti con 4 su 5 da due, 3 su 7 da tre e 3 su 3 ai liberi, con anche 6 rimbalzi, lo spalleggia Rasio, con18. 8 su 10 da due e 6 rimbalzi, 11 per l’ultimo arrivato Zanetti e per Criconia e 10 per Mastroianni. Pesa per i partenopei l’assenza di Dri, che riduce le rotazioni e non basta un super Colussa, 22 punti con 6 su 12 da tre e 8 rimbalzi, nemmeno il solito Gallo, con 15, 6 su 7 da due e 4 assist. Con loro, in doppia vanno anche Kamperidis, con 14 e Digno, con 11 e 3 su 5 da tre. Primo quarto con più 6 Piacenza in avvio, recupero e più 5 ospiti e 23 a 24 al riposo. Secondo equilibrato, con vantaggi alterni che non vanno oltre il più 4 e finale sul 42 a 39. Terzo di marca piacentina, col più 11 e chiusura sul più 8. Ne quarto finale, campani che si fanno pericolosi solo sul meno 7 a 4’ dalla sirena, ma sprecano diverse occasioni per accorciare ulteriormente e Piacenza riallunga e vince.

È crisi per Omegna, a Salerno arriva la quinta sconfitta consecutiva. Non basta l’assenza di Picarelli a giustificare un ennesimo passo falso, con uscita in pratica dal match dopo soli due quarti, con un pesante meno 17 e 47 punti subiti. La reazione c’è dopo l’intervallo, ma non bastano i 15 di Torgano, con 3 su 7 da tre e 4 assist e neanche i 14 di Balanzoni, con 7 su 9 da due, per riaprire la partita. Gli sforzi dei piemontesi infatti non porteranno mai oltre un meno 8 e Salerno incassa così la terza vittoria casalinga consecutiva e stacca Caserta in classifica, mettendo quantomeno un ipoteca sulla partecipazione ai playout. Per i padroni di casa, 14 di Acunzo, 11 di Fraga, con 2 su 2 da tre e 6 assist e di Spizzichini, con 7 rimbalzi e 4 assist, 10 per Agostini, con 2 su 3 da tre e per Kekovic, con 4 su 6 da due, 3 recuperate e 4 assist.

Il dopo partita contro Desio, con De Zardo e Formica
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