Cronache delle altre

Playoff e Playout: "Livorno sogna, Cecina piange"

Stefano Stefanini
10.06.2021

Libertas in finale, così come Agrigento, mentre Cecina retrocede

Una grande Agrigento batte Omegna in gara cinque e vola in finale contro Chiusi. Siciliani che devono ancora fare a ameno di Saccaggi, ma non lo fanno vedere, con un Veronesi che decide di farne le veci, 28 punti per lui, con 5 su 10 da tre, con Grande che stavolta surclassa un Procacci sottotono, 20 punti  e 7 assist per l’ex Omegna e la gran partita di Cosimo Costi, 13 punti e 10 rimbalzi, che da a Catalani quei punti che mancavano quasi sempre dalla panchina. Gara che inizia con tanto equilibrio, col primo quarto terminerà 15 pari. Nel secondo si prosegue sulla stessa falsariga fino al minuto 14, dove con i canestri di Costi, i locali piazzano il primo allungo, un parziale di 10 a 0, passando da meno 2 a più 8. Immediata la reazione con le bombe di Del Testa e Scal, ma nel finale di quarto Agrigento torna sul massimo vantaggio, più 8, 38 a 30. I siciliani fin da questa prima fase sono più incisivi ai rimbalzi (28 a 20) e più precisi al tiro. In avvio di terzo, come nelle precedenti sfide è Omegna a ripartire meglio, risalendo fino a meno uno, ma non da continuità e  ancora una volta i siciliani, con Rotondo e Veronesi si riportano sul più 8. Con l’inerzia che passa da una parte all’altra, i piemontesi si riportano sotto, riuscendo addirittura a sorpassare nel finale di quarto, per poi chiudere sotto di un solo punto, 55 a 54. Qualificazione che si decide negli ultimi 10 minuti, aperti dai canstri di Veronesi per il più 6 dei locali, che diventa più 8 coi liberi di Grande. La reazione dei piemontesi con Battaglia E Del Testa da due, tine aperta la gara, ma ci pensa Grande con due bombe consecutive a chiuderla, più 10, strappo decisivo e finale in controllo, termina 79 a 66.

Livorno conquista la finale contro Piacenza battendo Bernareggio, in una gara condotta  dall’inizio alla fine. Stavolta i labronici riescono a ribaltare il controllo sotto le plance e nel pitturato, vincendo la sfida la rimbalzi, 57 a 46 e nel tiro dalla breve, col 50% contro il 41%. Dopo il più 5 in avvio per i lombardi, sospinti dal rientrante Laudoni, Livorno chiude subito il buco e finisce il quarto in vantaggio 16 a 14. Nel secondo allunga con la bomba di Salvadori e i canestri di Casella, sul più 8 e dopo un recupero fino a meno 4 di Bernareggio, nel finale tocca il più 12 e chiude al riposo lungo sul più 10, 34 a 24. Nella prima metà del terzo quarto, c’è solo la Libertas in campo e con un parziale di 9 a 2, arriva a più 17. Con un ultimo sussulto i viaggianti risalgono fino a meno 9, ma non vanno oltre , il quarto termina 49 a 38. Nel quarto finale Livorno allunga decisamente, chiudendo presto la gara senza rischiare nulla. I migliori per i padroni di casa, Casella, con 14 punti e 11 rimbalzi e Toniato, con 13 punti e altrettanti rimbalzi. Per gli ospiti, Laudoni con 15 e Quartieri con 13.

Cecina saluta la serie B, perdendo in casa gara 5 contro Ozzano. Assente in panchina lo squalificato coach Russo, c’è comunque una buona partenza dei rossoblu, che nel primo quarto passavano dal meno 4 al più 8, con un break avviato dalle bombe di Bartoli e di Meco. Un quarto, in cui Cecina brilla in attacco, si chiude sul 24 a 18. Dopo 4’ del secondo il vantaggio dei locali sale  a più 13, ma negli ultimi 4’ di gioco, l’attacco s’inceppa e Ozzano ne approfitta, tornando a meno 5, sul 41 a 36, vantaggio che poteva essere più largo se Cecina non avesse fatto 5 su 12 ai liberi. I locali mantegnono il timone del comando finao al minuto 27, poi arriva il netto calo, un parziale di 17 a 2, fra fine terzo ed inizio quarto, aperto dalle bombe di Mastrangelo e Folli e chiuso, per il più 14, di Galassi e Bertocco. Bartoli allora prova a rimettere in piedi la gara da solo e con due bombe ed un centro da due riporta i suoi a meno 4 a quais 6’ dall fine. La partita sembrerebbe riaperta, ma i cecinesi sono sulle gambe e gli emiliani li battono con facilità in penetrazione, riportandosi rapidamente oltre la doppia cifra di vantaggio, che gli permette di non soffrire nel finale, alla sirena 74 a 82. Per Ozzano i migliori, Bertocco, con 22 punti e Mastrangelo, con 14. Per Cecina, Bartoli, con 18 e Korsunov, con 15.

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