Cronache delle altre

Le altre: Un terzetto al comando

Stefano Stefanini
09.10.2023

In vetta, Herons Montecatini, Libertas Livorno e la sorpresa Brianza 

La Herons Montecatini conferma i pronostici estivi, squadra già rodata e forte, travolge quella Rieti che aveva appena battuto la Pielle. Laziali che provano a reggere l’urto dei termali per due quarti, terminati 42 a 40, ma nei due quarti finali, crollano subendo un parziale di 48 a 28. La resistenza dei viaggianti regge fino a metà terzo ma poi arriva l’allungo per il più 14 all’ultima pausa. Montecatini che vince anche senza un suo big, Sgobba ed esprime oltre alla consueta intensità, anche tanta qualità, tira infatti col 61% da due, soluzione più sfruttata, con 44 tiri e col 35% da tre. I principali protagonisti sono stati Lorenzetti, con 21 punti e 10 su 15 da due, Natali con 18 e 4 su 5 da tre, Chiera con 17 e 4 su 9 dalla distanza e Arrigoni, con 12 e 4 su 4 da due. Per gli ospiti, 15 punti per Kassar e Da Campo, 12 Markovic e 11 Cavallero.

Crema disputa una buona partita, ma non riesce a fare il colpaccio a Legnano. Nel primo quarto comanda le operazioni, ottenendo anche il suo massimo vantaggio, sul più 9. Nel secondo quarto Legnano opera il riaggancio e anche il sorpasso, ma nel finale subisce ancora, chiudendo a meno 5 sul 33 a 38. Dopo l’intervallo i padroni di casa stringono le maglie difensive e concederanno a Crema solo 26 punti nel prosieguo del match. Gara che torna in equilibrio e vede dal minuto 29, i cavalieri tornare davanti con le bombe di Casini e Marino, per il più 5. Legnano manterrà il comando della gara fino alla fine, ma non andando mai oltre il più 8. Punteggio finale che viene fissato in pratica a 3 minuti e mezzo dalla fine, con le squadre che sul 67 a 64, non segneranno più. I migliori marcatori, Per Legnano 12 Casini, 10 Sacchettini, Planezio e Sipala, per Crema Ziviani con 14, Ianuale 12 e 10 per Tsetserukou.

Nel big match di giornata, la Pielle ha la meglio di misura su Avellino. Gli ospiti sono penalizzati dalla percentuale da due, solo 39%, ma restano in partita grazie ad una buona difesa e al tiro da tre, che vede protagonisti, Vasl con 15 punti grazie ad  un 5 su 9 e Santucci, che ne segna 11, con 3 su 7. Se se la gioca fino alla fine, però è merito anche di un super Bortolin, che segna 16 punti con 7 su 9 da due, prende 11 rimbalzi, 4 recuperate e 2 assist. La Pielle viceversa tira maluccio e di più da tre col 31% e benissimo, ma poco da due , col 61%, protagonisti di giornata, il solito Chiarini, con 17 punti, 3 su 7 da tre, 2 recuperate e 4 assist, Laganà con 16 punti, 4 su 5 da due e 2 assist e Lo Biondo, con 10 punti e 8 rimbalzi. Tante palle perse per entrambe, con i labronici che ne perdono ben 18. Dopo due quarti all’insegna dell’equilibrio, allungo Avellino, con un break da 13 a 0, con 3 bombe di Vasl, per il più 13. Il contro break piellino arriva ad inizio quarto finale, un 19 a 3 che porta a più 6 i locali, Avellino non molla, ma deve cedere per soli due punti.

Bel colpo di Piacenza a Cassino. Gli emiliani, in un ambiente irreale, per la mancanza di pubblico, si giocava a porte chiuse per problemi impiantistici, inseguono quasi tutta la partita e piazzano il sorpasso nel finale. Una sfida in cui certo non brillano le difese, con Piacenza che avrebbe potuto vincere con maggio facilità se avesse sfruttato meglio i tiri dalla lunetta, dove chiude con un misero 18 su 30. Non bastano ai locali le super prestazioni di Moreaux, 21 punti con 7 su 11 da due e 4 assist e di Dincic, 19 punti, con 4 su 4 da due, 6 rimbalzi e 4 assist. In doppia cifra per i padroni di casa vanno anche Candotto, con 12 e Gay con 11. Nei primi due quarti Cassino conduce con vantaggi spesso in doppia cifra, con un massimo di più 12 e va ala riposo sul più 7, 37 a 30, vantaggio che non supererà mai nel terzo e con cui chiuderà anche il penultimo parziale. Nel quarto finale l’allungo che a metà parziale porta i locali sul più 11 sembra decisivo, ma nei secondi finali, arriva il sorpasso Piacenza, Dincic riporta con un tre su tre dalla lunetta i suoi in parità, ma Maglietti mette il canestro decisivo allo scadere.

 La GEMA Montecatini paga stavolta le assenze di Mastrangelo e Angelucci, contro una buona Sant’Antimo. I locali pagano pegno solo dalla lunetta, con un 11 su 19, ma dal campo hanno mani caldissime, 56% da due e 50% da tre, buona comunque la resistenza dei termali, partita equilibrata infatti fino al terzo quarto, dove arriva un allungo dei campani, che toccano il massimo vantaggio sul più 11. Nel quarto finale, fiammata di Montecatini, che recupera dal meno 10 al meno 3 e a meno di un minuto dal termine, con Di Pizzo segna il meno uno. In questo difficile frangente, i partenopei si affidano al loro giocatore di maggiore esperienza, Cantone, che con una bomba ricaccia i toscani a meno 4 a 29’’ dalla sirena. Di Pizzo la tiene ancora aperta con il meno due, ma restano pochi secondi, resta solo il fallo sistematico, ma Kamperidis dalla lunetta non sbaglia e la chiude. I migliori per i locali, Kamperidis, con 24 punti, 4 su 6 da tre e 13 rimbalzi, Dri con 15 e 6 su 9 dal campo, Cantone con 14, 3 su 5 da tre e 6 assist e Mennella con 11 e 3 su 6 da tre. Per gli ospiti, Mazzantini 21 punti, con 3 su 7 da tre e 6 assist, 15 per il giovane Pirani, con 7 su 8 da due e 12 per Corgnati e Di Pizzo, che prende anche 9 rimbalzi.

Assenze pesanti in casa Desio, fuori i due play Fumagalli a Tornari, squadra affidata al giovanissimo, ma bravo Valsecchi, ma i 19 assist di Fiorenzuola, contro i soli 9, certificano le difficoltà nella distribuzione di gioco dei lombardi. Distribuzione di gioco di cui risentono anche le percentuali di realizzazione, bassissime per Desio, 35% da due, e 22% da tre, si salvano solo Sodero con 21 punti, ma con un modesto 40% dal campo e Mazzoleni, con 13 e anche lui con un basso 36% dal campo. I locali così  hanno la meglio con facilità allungando nel secondo quarto, dopo il 16 pari nel primo e chiudendola già nel terzo, toccando un più 26, cjhe gli permetterà di controllare agevolmente il finale. Il tutto grazie anche a percentuali al tiro molto alte, gli emiliani infatti chiudono col 62% da due, col 52% da tre e col 82% ai liberi. I migliori fra i padroni di casa, Sabic, con 17, 3 su 6 da tre e 4 assist, Ricci con 14 e 6 su 7 dal campo e con 10 Venturoli e Bottioni, entrambi con 4 assist.

 

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