Interviste infrasettimanali

Un capitano sicuro di se e con la fiducia nel gruppo

Stefano Stefanini
16.12.2020

Siamo indietro rispetto alle altre, ma sappiamo quanto valiamo e torneremo ai nostri livelli

Ciao Camillo

Il coach in una sua intervista disse "ripartiamo da zero", un handicap notevole, visto che solitamente la fase di preparazione al campionato richiede circa sei settimane di allenamenti, si rischia di arrivare a metà gennaio per ritrovare la forma migliore? Pensate di potercela fare prima di quel tempo?

"Abbiamo avuto una bella batosta, questo stop non ci voleva assolutamente, sappiamo che siamo in ritardo di almeno un mese, rispetto alle altre squadre, anche se tutto quello che avevamo fatto prima non è stato totalmente cancellato, ma chiaramente ha subito un grosso ridimensionamento. Fisicamente ora siamo molto indietro con la condizione, ma il riuscire adesso ad allenarsi tutti insieme, ci dà una grossa mano in questo recupero. Stiamo lavorando più del solito dando il massimo sia dal punto di vista fisico, che mentale e così possiamo cercar di recuperare il prima possibile, anche se ad oggi, dire quando è impossibile, anche perché la condizione di ognuno di noi è diversa. Noi adesso non dobbiamo concentrare la nostra attenzione sui risultati, ma lavorare al meglio, per rimettere dentro alchimia di squadra e situazioni tecnico/tattiche per noi importantissime."

Siete posti di fronte ad una prova molto dura sotto il profilo mentale, perdere contro squadre ampiamente alla portata, o nettamente, contro squadre di pari livello. In alcuni momenti, vedi seconda partita a Livorno, si è visto negli occhi, nell’atteggiamento, un po’ di scoraggiamento. Avrà questo gruppo la forza mentale per riuscire a somatizzare e a reagire?

"Può accadere di avere momenti di sconforto in questo momento ed è anche comprensibile. Chiaramente, il sapere di avere il potenziale per competere con la squadra che abbiamo di fronte e vedere il tabellone che non ci da questo riscontro, non è facile da accettare e ci porta a demoralizzarci e a commettere altri errori. La forza di questo gruppo ora deve essere giocare azione, per azione, senza guardare il tabellone, giocando ogni palla come se fosse la più importante della partita. Abbiamo le qualità morali per farlo, ho fiducia nei miei ragazzi, son sicuro che non ci faremo alibi mentali. Noi sappiamo quello che siamo e vogliamo tornare ad essere quelli del precampionato, vogliamo tornare quelli che a Livorno hanno rimontato e vinto, contro una grande squadra."

Il coach Fabbri, allenatore sanguigno e piombinese doc, si è erto come primo baluardo verso qualunque possibile critica a questa squadra, dicendomi, “quando perdiamo intervista me”. Quanto è importante questo suo sostegno e cosa vi dice nello spogliatoio in questi giorni per darvi la carica?

"Coach Fabbri ci ha sempre detto che la cosa più importante è il gruppo e a noi ci dà grande forza e fiducia avere un allenatore che si mette sempre davanti a tutto e a tutti per difendere i propri ragazzi. Con questo noi sappiamo che dobbiamo dare il massimo, sapendo che ora le sconfitte ci stanno, ma non in maniera larga come è successo a Livorno, dobbiamo combattere sempre e in ogni situazione, sapendo che siamo un gruppo unito e solido, dai più vecchi ai più giovani, allo staff, al coach."

In un anno horribilis, dovete affrontare una difficoltà più grande del solito senza l’apporto dei tifosi, del vostro pubblico, quanto pesa?

"A Piombino in modo particolare, l’apporto del pubblico ha un peso enorme, come abbiamo visto negli anni precedenti e come io ho potuto vedere nei molti anni, dove con il crescere della passione dei nostri tifosi, son cresciute anche le nostre prestazioni. Quindi si sente la mancanza, ma bisogna però dire che lo stesso vale per le altre squadre, in particolare squadre che hanno importanti tifoserie organizzate, come la stessa Livorno. Bisogna però dire che noi non possiamo fare niente per cambiare questa situazione, posso solo dire che spero quanto prima di risentire il coro “quando alle sei suona la sirena”."

Domenica affrontiamo un avversario da sempre ostico, un vero tabù, un campo che non abbiamo mai violato nemmeno in amichevole. Un ostacolo difficilissimo, ma che bisogna cercare di abbattere, per non accumulare troppo ritardo in classifica. Delle tre trasferte consecutive, è forse la meno difficile. Quante speranze ritieni che possiamo avere di riuscire a prendere due punti, toccasana non solo per la classifica, ma anche per il morale della squadra?

"Nella nostra seconda, di tre trasferte consecutive, affrontiamo quella che per noi è davvero una squadra ostica e se anche ha cambiato molto, rispetto a quella del nucleo storico, che tante soddisfazioni ha dato ai tifosi empolesi, ha conservato la bandiera Sesoldi, che fa da tramite fra i vecchi ed i nuovi. Sono arrivati giocatori importanti per la categoria, come Ingrosso, Turini, Restelli, Villa ed il nostro Riccardo Crespi, che darà loro più chili e centimetri nel pitturato. Per noi adesso però ogni sfida diventa importante, per cercare di strappare due punti ad una nostra avversaria. Non bisogna pensare ai tabù, al risultato, dobbiamo andare li a giocarcela a viso aperto fino alla fine, provando a dare il massimo."

Grazie Camillo e Forza Golfo!!!

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